
Cenni storici
L’auricoloterapia cioè l’arte di riportare il corpo al suo stato di benessere attraverso la stimolazione di determinati punti sull’orecchio nasce nell’antica Cina nel 2500 A.C. circa, era molto utilizzata in quanto era una tecnica immediata e soprattutto la persona che veniva trattata poteva rimanere vestita, cosa fondamentale per i ceti sociali più elevati.
I medici che la usavano dovevano avere una grande preparazione e dedizione per il mestiere, il percorso di studi e di pratica era molto lungo ed impegnativo e di conseguenza coloro che lo portavano a termine erano molto pochi.
Attraverso l’analisi visiva del padiglione auricolare esterno i medici cinesi interpretavano lo stato dei meridiani energetici del corpo in quanto l’orecchio è il punto d’incontro dei meridiani yin e yang. Essi, erano in grado di capire lo stato di salute della persona, se il disturbo manifestato era causato da un’infiammazione acuta o cronica e addirittura, se un neonato avrebbe goduto di buona salute e così via.
In epoche più recenti, l’avanzata dei moderni metodi di indagine e di cura fecero si che l’auricoloterapia venisse accantonata fino a quando un medico francese nel 1956, il Dott. Nogier, cominciò ad analizzare il padiglione auricolare di alcuni minatori Corsi. Notò in loro delle strane cauterizzazioni nel padiglione auricolare e chiedendo loro spiegazioni capì che i minatori, secondo una loro tradizione popolare, usavano stimolare col calore (cauterizzazione) un determinato punto dell’orecchio per alleviare il dolore alla sciatica.
Da quel momento Nogier intraprese le ricerche, le osservazioni e le sperimentazioni che lo portarono allo sviluppo della moderna auricoloterapia.
Una piccola nota curiosa: in antichità, la stimolazione dei punti e il sanguinamento di certe zone del padiglione auricolare erano usate da moltissime popolazioni tra cui gli egizi, i greci, i romani e i persiani.
Le differenze tra il metodo cinese e quello francese
Mentre la tecnica cinese si basava prettamente sull’analisi energetica dei meridiani, il metodo francese è più “occidentalizzato” e si basa maggiormente sull’aspetto fisiologico.
Auricoloterapia nella pratica
In sé la tecnica è semplice: consiste nel capire e localizzare i punti riflessi (dei meridiani, degli organi, articolazioni o determinati funzioni) sul padiglione auricolare attraverso la palpazione e un esame visivo. Una volta trovati, verranno applicati dei cerotti con una piccola sfera con lo scopo di stimolare i punti del microsistema auricolare.
Il compito di stimolarli a casa verrà dato alla persona stessa, rendendola così partecipe e responsabile del suo benessere.
Per cosa viene impiegata
L’auricoloterapia è molto utile in situazioni acute e di emergenza. Inoltre trova grande impiego in caso di cefalee, dipendenze varie, dolore dentale, insonnia, gastrite, ipertensione, dolori mestruali, stipsi e molto altro.
Effetti collaterali
NON ci sono effetti negativi ed è per questo che può essere usata con ottimi risultati su chiunque, dal bambino all’anziano.
Ancora oggi l’auricoloterapia è fonte di studi e ricerche, potrai approfondire l’argomento su numerosi si autorevoli come Pubmed
